Nuova Riveduta:

Giacomo 5:14

C'è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore:

C.E.I.:

Giacomo 5:14

Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore.

Nuova Diodati:

Giacomo 5:14

Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore,

Riveduta 2020:

Giacomo 5:14

C'è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa e preghino su lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore;

La Parola è Vita:

Giacomo 5:14

Qualcuno è ammalato? Mandi a chiamare i responsabili della chiesa che preghino e versino un po' d'olio su di lui, invocando il Signore che lo guarisca.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giacomo 5:14

C'è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore;

Ricciotti:

Giacomo 5:14

C'è tra voi qualcuno che sia ammalato? Faccia chiamare i presbiteri della Chiesa, che preghino su lui, ungendolo con l'olio nel nome del Signore;

Tintori:

Giacomo 5:14

Si ammala qualcheduno tra di voi? Faccia chiamare i preti della Chiesa, ed essi preghino sopra di lui, ungendolo coll'olio nel nome del Signore.

Martini:

Giacomo 5:14

Havvi egli tra voi chi sia ammalato? Chiami i preti della Chiesa, e facciano orazione sopra di lui, ungendolo coll'olio nel nome del Signore:

Diodati:

Giacomo 5:14

È alcuno di voi infermo? chiami gli anziani della chiesa, ed orino essi sopra lui, ungendolo d'olio, nel nome del Signore.

Commentario abbreviato:

Giacomo 5:14

12 Versetti 12-18

Il peccato di bestemmiare è condannato; ma quanti fanno luce sulle comuni bestemmie profane! Queste parolacce gettano espressamente disprezzo sul nome e sull'autorità di Dio. Questo peccato non porta né guadagno, né piacere, né reputazione, ma è mostrare inimicizia a Dio senza occasione e senza vantaggio. Mostra che un uomo è nemico di Dio, anche se finge di chiamarsi con il suo nome, o talvolta si unisce ad atti di culto. Ma il Signore non riterrà colpevole chi usa il suo nome invano. In un giorno di afflizione nulla è più opportuno della preghiera. Lo spirito è allora più umile e il cuore è spezzato e tenero. È necessario esercitare la fede e la speranza nelle afflizioni; e la preghiera è il mezzo previsto per ottenere e accrescere queste grazie. Si noti che la salvezza dei malati non è attribuita all'unzione con l'olio, ma alla preghiera. In tempo di malattia non è la preghiera fredda e formale ad essere efficace, ma la preghiera della fede. La cosa più importante che dobbiamo chiedere a Dio per noi stessi e per gli altri in tempo di malattia è il perdono dei peccati. Non bisogna incoraggiare nessuno a rimandare, nell'errata convinzione che una confessione, una preghiera, l'assoluzione e l'esortazione di un ministro o il sacramento sistemeranno tutto alla fine, quando i doveri di una vita divina sono stati trascurati. Riconoscere le nostre colpe l'uno con l'altro favorisce la pace e l'amore fraterno. E quando un giusto, un vero credente, giustificato in Cristo e che per la sua grazia cammina davanti a Dio in santa obbedienza, presenta una preghiera efficace e fervente, operata nel suo cuore dalla potenza dello Spirito Santo, che suscita affetti santi e aspettative credenti e che porta a invocare con forza le promesse di Dio al suo seggio della misericordia, essa ha un grande valore. La potenza della preghiera è dimostrata dalla storia di Elia. Nella preghiera non dobbiamo guardare ai meriti dell'uomo, ma alla grazia di Dio. Non basta dire una preghiera, ma bisogna pregare nella preghiera. I pensieri devono essere fissi, i desideri devono essere fermi e ardenti e le grazie esercitate. Questo esempio del potere della preghiera incoraggia ogni cristiano a pregare seriamente. Dio non dice mai a nessuno della discendenza di Giacobbe: "Cercate invano il mio volto". Anche se non c'è tanto di miracoloso nell'esaudire le preghiere di Dio, può esserci altrettanta grazia.

Riferimenti incrociati:

Giacomo 5:14

At 14:23; 15:4; Tit 1:5
1Re 17:21; 2Re 4:33; 5:11; At 9:40; 28:8
Mar 6:13; 16:18

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